mercoledì 19 maggio 2010

lezione 14 maggio


Ecco di seguito la quinta lezione, che ho sintetizzato dal post di Alesubs, dal momento che me la sono persa!

La tecnologia è entrata anche nel sistema editoriale, come ci dimostra l'e-book ('electronic book'), versione digitale di una qualsiasi pubblicazione, che cerca di abbinare le caratteristiche del libro cartaceo (in modo da rendere la lettura il più possibile simile a quella tradizionale, permettendo di effettuare tutte le normali azioni come lo scorrere delle pagine o l'inserimento di un segnalibro) ai vantaggi offerti dal digitale (essere un ipertesto e quindi di inglobare elementi multimediali).

A proposito dell'informazione sulla Rete, continua a tenere banco la problematica dei pagamenti. Ciò che viene messo in discussione è la gratuità della rete, uno dei principi cardine di Internet fin dalla sua liberalizzazione, garanzia di facilità d'accesso.

L'incremento dell'alfabetizzazione informatica con diffusione dei supporti digitali (smartphone, i-pad, tablet, ecc.) ha ribaltato l'equilibrio tra le forze in gioco nella gestione dell'informazione giornalistica e culturale. Le risorse economiche, dunque, si concentrano nelle mani di chi produce 'strumenti', a discapito di chi produce 'contenuti'.

La crisi ha influito anche sull'editoria: sono crollati i ricavi pubblicitari e aumentati i debiti e i passivi nei bilanci. Gli editori hanno tentato di correre ai ripari aumentando i prezzi dei libri e dei giornali, ma la soluzione si è rivelata un insufficiente palliativo, imponendo loro di buttarsi nel nuovo business dell'editoria online.

Ecco allora nascere l'idea del paywall e delle notizie a pagamento. Certo, l'opinione prevalente al momento è ancora orientata a favore della gratuità delle news. L'idea che sta alla base del paywall consiste nel favorire il riconoscimento del mestiere dei giornalisti, delle loro capacità professionali e, dunque, dell'esclusività della riproduzione dei contenuti.

Legato al tema della gratuità è il problema del diritto d'autore. Copiare una notizia e pubblicarla senza darne riconoscimento all'autore significa commettere una violazione del copyright. Poiché la rete non ha confini, a livello giuridico è molto difficile individuare e accusare qualcuno per questo tipo di violazione. A ciò va aggiunto il fatto che non esiste una legge completa, attuale e affidabile in questo ambito.

Nei paesi UE ci sono stati dei tentativi di legiferare in materia, come ad esempio in Francia, dove il presidente Sarkozy si è fatto promotore di una legge che puniva chi scaricava illegalmente files, bocciata però dalla Corte Costituzionale. In Italia invece il sito della Camera dei deputati riporta nella sezione della rassegna stampa tutte le prime pagine dei principali quotidiani.



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